Foggia, 4 settembre 2018
Mentre alla prefettura di Foggia si svolge un ennesimo incontro istituzionale sui temi del caporalato, a Borgo Mezzanone, che si può considerare come una "zona rossa" della provincia foggiana non solo in rapporto a questo tema, dei bambini non oltre i 12 anni fanno una colletta, allo scopo di organizzare una "festa" attraverso la quale sensibilizzare le amministrazioni sulle condizioni ambientali del borgo. Questi bambini vorrebbero ristrutturare tutto, ripulire tutto, rifare le aiuole, ristrutturare i 3 campi da calcio e da tennis, ridare vita a una piscina seppellita, ridare i nomi alle vie, "colorare i palazzi di tutti i colori".Questi bambini non vogliono semplicemnte avere quello che spetta loro per principio, ma anche quello che spetta agli adulti, ai loro genitori, ai loro nonni: dicono che vogliono strade e spazi ben puliti per "poter stare e giocare senza rischiare di ammalarsi e di farsi male"; dicono che vogliono delle "strutture per potersi "riparare dall'afa durante l'estate", dei "laghetti", dei giardini con le panchine e dei giochi, delle scuole nuove.
Ricordiamo che circa 200 abitanti del borgo sono famiglie residenti a Foggia in attesa di una casa appoggiate dal comune di Foggia in appartamenti che erano stati costruiti ma non venduti. Per un borgo che contI bambini di Borgo Mezzanone hanno decisoa ufficialmente circa 800 residenti ma a cui fa riferimento una popolazione che, tra centri di accoglienza ufficiali e ufficiosi, altri accampamenti sparsi nel raggio di una decina di chilometri, farebbe ben presto a montare verso le 3000 unità, le uniche attività commerciali risultano essere costituite da due bar (di cui uno anche tabacchi) e un minimarket, mentre gli unici servizi sono rappresentati da un presidio sanitario e una sala della circoscrizione con qualche servizio connesso all'ASL. In questo borgo, come in altri della provincia foggiana, non si vedono mai giardinieri, potatori, operatori del verde pubblico. Qui pare che il pubblico verde si un sito della discarica. Per loro non c'è una politica di raccolta differenziata. Anche il camion della nettezza urbana arriva di tanto in tanto quasi di nascosto. A metà strada con Borgo Terssanti si erge il gigantesco inceneritore della Marcegaglia, il quale fa capo a Manfredonia ma non dovrebbe stare lì come ha sentenziato la corte europea. A metà strada con Foggia la vecchia e la nuova discarica, a pochi altri chilometri l'Area di espansione industriale (ASI). Lasciamo perdere quante discariche a cielo aperto costellano le strade e quale incuria totale delle strade nel raggio di una decina di chilometri.
Ricordiamo a tutti che Borgo Mezzanone è il più grande borgo rurale della Capitanata e per quanto ha vissuto in quasi un trentennio di sbagliate politiche dell'immigrazione, essendo stato il borgo che ha sempre accolto i mirganti i fuga dai loro paesi, ha tutto il diritto oggi di alzare la voce (cosa che in realtà non fa, nell'attesa disperata che le amministrazioni si nuovano a svolgere, tutto sommato, il loro dovere). Ma tra la paura e la miseria ambientale, sociale, economica, culturale, i bambini trovano il coraggio di agire.
Vi aspettiamo, mercoledì 5 settembre, dietro le case popolari, dalle 17.00-17.30 in poi, fino al tramonto. Si tratta di una festicciola autonomamente organizzata da un gruppo di bambini
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