Lunedi 27 agosto, siamo ritornati in sede per sistemare l’ambiente, pulire e mettere in ordine in vista dell’inizio delle scuole. Abbiamo invitato Samuel e Swami a darci una mano (Samuel e Swami sono due bambini, fratello e sorella, rispettivamente di otto e dieci anni, che vivono a Borgo Mezzanone e che hanno stretto una particolare amicizia con la nostra associazione).
Era qualche settimana che non ci vedevamo, così ci hanno raccontato le novità e ci hanno invitati alla festa che vogliono organizzare nel loro quartiere, insieme ai compagni della loro età. L’idea è venuta a Swami di organizzarsi per fare qualcosa di buono per Borgo Mezzanone: stanno facendo una colletta per fare la spesa, stanno ideando un balletto da fare insieme e mi hanno chiesto di preparare una torta al cioccolato.
Stupiti e inteneriti dalla forza di questa semplice proposta fatta da un gruppo di bambini che vive in un così grave disagio e che sono stanchi di sentire i grandi lamentarsi soltanto senza fare proposte, abbiamo deciso di ascoltarli meglio e se possibile supportarli nelle loro piccole ma grandiose idee. Ci siamo dati appuntamento per il giorno dopo a Borgo per incontrare gli altri amichetti, chiedendo loro di scrivere su una lista le loro proposte e le loro richieste.
Martedì 28 agosto, siamo arrivati a Borgo Mezzanone per le cinque del pomeriggio e i bambini erano lì ad aspettarci. Per prima cosa ci hanno fatto vedere lo spiazzo dove intendono fare la festa. Alcuni bimbi insistevano per fare la festa il venerdì mattina successivo per due ragioni: primo per paura di un famigerato maniaco che gira voce sia in circolazione nel quartiere la sera, che aggredisce i bambini addormentandoli con un fazzoletto impregnato di qualche sostanza anestetica ( Samuel afferma che un suo compagno abbia visto un giorno una bottiglietta contenente una sostanza sospetta e un fazzoletto gettati in un angolo ) e li rapisce per prenderne gli organi; secondo perchè venerdì non c’è una particolare bambina che non piace a molti perché molto sguaiata “grida sempre e dice troppe parolacce” (la forza della spontaneità non ha limiti ). In altre parole, gli altri bambini hanno paura di afre delle “figuracce”
Antonio gli ha rassicurati che non c’è nessun problema che dica delle parolacce, che magari stando tutti insieme impara a dirne di meno.
Sicché, seduti sulle scale di un palazzo, abbiamo raccolto le proposte e le aspettative dei bambini: vorrebbero realizzare un parco giochi, con gli scivoli ed altri giochi, recintato e sorvegliato da un guardiano; mettere a nuovo il campetto da calcio e la piscina che sono andati in rovina, causa mancata manutenzione; comprare della pittura per dipingere tutti i muri dei palazzi del quartiere che sono diventati fatiscenti; fare curare le aiuole con piante e fiori; avere dei centri di aggregazione dove s’insegni danza e e altrea attività fisiche …
Swami mi ha detto che è particolarmente dispiaciuta per alcuni ragazzini che giocano con macchinine finte per bambini, perchè non hanno niente di meglio.
I bambini, si sa, giocano anche con poco, grazie alla fantasia, ma nello stesso quartiere abbiamo incontrato un gruppo di ragazzi più grandi che si sono avvicinati, incuriositi dalla nostra presenza. Quando abbiamo spiegato che eravamo lì per supportare i bambini nell’organizzazione di una festa per “fare qualcosa di buono per Borgo”, qualcuno si è mostrato un po’ scettico, ripetendo il copione dei grandi, e cioè che “ tanto non c’è niente che noi possiamo fare per migliorare le cose”. Tuttavia, gli altri sono stati circa una mezz’oretta a discutere con Antonio sulle probabilità di ristrutturare uno dei ben “tre campi da calcetto abbandonati!”
Confidandosi con noi, questi ragazzi, si sono lamentati del fatto che non ci sono strutture per loro, che si era formata una squadra di calcio italo-africana, il Real Borgo Mezzanone, ma che lentamente gli elementi italiani non hanno più giocato e addirittura la squadra si è spostata a Foggia. Inoltre, provenendo da quel quartiere, già vengono considerati dei soggetti poco raccomandabili.
Verso le sei del pomeriggio, ci ha raggiunto Anna, una persona dalle mille risorse, che già lavora con bambini e ragazzi presso un’associazione di San Giovanni, facendo laboratori creativi. E’ venuta insieme al suo pulcino di pavone, che non lascia mai, perché da quando è nato ha avuto l’imprinting con lei, scambiandola per la madre.
Bambini e ragazzi si sono riuniti attorno al pulcino, per cercare di accarezzarlo e osservarlo meglio. Si è scoperto che due dei ragazzi presenti hanno avuto esperienza di cura di falchi e altri uccelli che fanno i nidi intorno nella borgata, consapevoli che alcuni sono specie protette. Infatti hanno preso il pulcino con estrema maneggevolezza e l’hanno tenuto appollaiato, con le zampe aggrappate alla mano
Anna si è messa a disposizione per portare un gazebo e per pensare a dei lavoretti da far fare ai bambini durante la festa. Siamo rimasti d’accordo che ci saremmo incontrati in sede per approfondire.
Con i bambini siamo rimasti che continuano la colletta e che la festa si fa la settimana prossima. Noi faremo un volantino e creremo l'evento su Facebook.
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